Nel 1925 un gruppo di giovani sportivi residenti a Sant’Egidio alla Vibrata organizzarono diversi tornei rionali su dei campi di calcio, per quei tempi improvvisati, circoscritti alle zone comprese tra l’attuale Piazza Vecchia e Via Roma.
Tra il 1929 e 1930 furono tracciati i primi rettangoli di gioco, uno era ubicato al centro di Sant’Egidio, nell’attuale Piazza Umberto I, l’altro a circa 100 metri di distanza dalla piazza, in direzione ovest. Quest’ultimo diventò negli anni il glorioso Stadio Comunale di Sant’Egidio alla Vibrata. Da lì in poi ogni domenica si disputavano incontri amichevoli con squadre di Grottammare, Tolentino, San Benedetto del Tronto, Teramo, Giulianova e Nereto.
Dopo il 1945, conclusa la seconda guerra mondiale, si registrarono i primi tentativi di ripresa dell’attività sportiva delle squadre rionali, la maggior parte delle quali decisero di unirsi sotto il nome di A.S. Ascoli. Sant’Egidio alla Vibrata, invece, decise di andare avanti autonomamente, continuando a coltivare una passione nata tempo prima in paese.
Fu proprio nell’agosto del 1948 che nacque ufficialmente l’Associazione Sportiva Santegidiese, che disputò, nella stagione 1948/1949, il campionato di 1ª divisione Abruzzo.
Negli anni cinquanta nacquero i primi movimenti organizzatori di tifo santegidiese.
Nel 1968, durante il torneo estivo di Sant’Omero (allora molto famoso), la squadra della Santegidiese, in seguito ad alcune scaramucce nel terreno di gioco scatenò una rissa gigantesca. Il Comitato Regionale Abruzzese della FIGC fu inflessibile e sancì la radiazione della Sant da tutti i campionati.
La fortuna tuttavia venne incontro alla squadra vibratiana. Infatti nello stesso anno la Nazionale di calcio vinse gli Europei, organizzati in Italia, e l’allora Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat emanò un’amnistia per i reati meno gravi e la Sant poté ripartire dal campionato di 3ª categoria.
Dalla 3ª categoria la Santegidiese iniziò una lunga cavalcata tra le categorie minori e, anno dopo anno, con una promozione dopo l’altra raggiunse, nel 1971, la prima storica promozione in Serie D.
Dopo alcuni anni, nella stagione 1974/1975, a seguito di alcuni problemi societari ed attriti con la stessa Lega Calcio, la Santegidiese rischiò il fallimento e, dunque, di scomparire dallo stesso movimento calcistico. Così, dopo un tragico spareggio salvezza contro il Sassuolo, e costretti a giocare alcune partite casalinghe fuori casa, la Sant retrocesse nel campionato di Promozione, evitando comunque lo spettro del fallimento. Fu allora che i santegidiesi definirono quella vicenda “una retrocessione di categoria, ma non di dignità”.
Nonostante tutto, la Santegidiese rialzò ancora una volta la testa e nella stagione 1978/1979 tornò in Serie D e fino alla stagione 1981/1982 disputò buoni campionati di metà classifica. L’annata successiva però la Santegidiese chiuse il torneo al 16º posto retrocedendo di nuovo in Promozione.
Nella stagione 1987/1988, dopo cinque anni passati in Promozione, arrivò la promozione in Serie D: il 1º maggio 1988, nell’ultima partita di campionato al vecchio Comunale di Sant’Egidio alla Vibrata arrivò la capolista Raiano, con un punto di vantaggio proprio rispetto alla Santegidiese. Finì 2-0 per la Santegidiese, con i goal di Di Giuseppe e Reginelli. Era la terza promozione in Serie D raggiunta, in casa, nello scontro diretto contro la prima in classifica nell’ultima giornata di Campionato.
Dopo il 1988 la Santegidiese trascorse ben 11 anni consecutivi in D, consacrandosi come una delle realtà più importanti del calcio abruzzese.
Gli anni ’90 però non cominciarono nel migliore dei modi. Si emigrò nel nuovo Stadio Comunale e si lasciò, per sempre, il vecchio stadio, teatro di mille battaglie, quelle vecchie mura che avevano visto nascere e morire i sogni di intere generazioni di tifosi.
Sul finire degli anni ’90 la Santegidiese non disputò eccellenti campionati, tuttavia gli stimoli non mancarono, poiché in quegli anni arrivarono in serie D le fallite Teramo, Giulianova e Sambenedettese. Nel 1998 si festeggiò il 50º anniversario di vita del calcio Santegidiese.
Nell’ultima stagione del secolo, anche per problemi di natura societaria, guidata dal Presidente Claudio Silvestri, imprenditore nel settore delle autodemolizioni, la Sant chiuse il campionato al 15º posto e retrocesse in Eccellenza.
L’anno dopo la crisi più grave, quando i giallorossi retrocessero di nuovo e finirono nel campionato di Promozione. Dopo una ricomposizione della società, la Sant tornò presto in Eccellenza, dove disputò buoni campionati, con diversi tentativi di risalita in D. Nella stagione 2002/2003 i giallorossi sfiorarono la promozione e vennero fermati solo ai play-off dall’Avezzano.
Nella stagione 2005/2006 la Santegidiese conquistò la D per la quarta volta nella sua storia, alla guida dell’allenatore Roberto Cappellacci.
Nell’anno 2009/2010 la Santegidiese disputò uno dei migliori campionati di sempre. Per tutta la durata del torneo si alternò sulla vetta della classifica con le altre squadre in lotta per la promozione diretta in Seconda Divisione (Chieti, L’Aquila e Atessa Val Di Sangro). Concluse il campionato al 2º posto, alle spalle del Chieti, conquistando la qualificazione ai play-off. Finita la stagione regolare quindi la Santegidiese si trovò ad affrontare in semifinale la Civitanovese e, in finale, l’Atessa Val di Sangro. Entrambi gli incontri si chiusero in parità e, in virtù del miglior piazzamento conseguito nella stagione regolamentare, la Sant vinse i play-off del girone, accedendo alle fasi successive degli spareggi per la promozione in Seconda Divisione, dove la Sant incontrò il Pianura Calcio e l’A.S. Casale Calcio. Il sogno si infranse a Napoli, con la sconfitta contro il Pianura. Inutile il pareggio conseguito in casa con il Casale.
Nella stagione 2010/2011 partì con un punto di penalizzazione e chiuse al 7º posto, rimanendo fuori dai play-off proprio per un solo punto.
Dopo 6 anni consecutivi di Serie D, la Sant tornò in Eccellenza; la squadra nel girone d’andata navigò a metà classifica, ma nella seconda parte del torneo i giallorossi scesero fortemente di rendimento e persero sette punti a causa di una penalizzazione, tutto ciò porta la Sant in piena zona retrocessione.
Terminò il campionato in 17ª posizione e si qualificò ai play-out, dove sconfisse in prima battuta la più quotata Rosetana, ma poi nella finale, sul campo neutro di Città Sant’Angelo, venne sconfitta nettamente 2-0 dall’Alba Adriatica.
Il 9 agosto 2013 il Comitato regionale comunica che la Sant non si è iscritta al campionato di Promozione e dunque sparisce dal panorama calcistico abruzzese.
Dopo il fallimento della storica Santegidiese, il calcio a Sant’Egidio alla Vibrata visse un momento di crisi che sembrava senza ritorno. Nel 2014 nacque la Nuova Santegidiese, fondata su un gruppo di giovani calciatori e dirigenti decisi a ripartire dal basso, dalla Terza Categoria.
In pochi anni arrivarono tre promozioni consecutive fino alla Promozione e, nel 2018, la vittoria della Coppa Italia di Promozione. Nel 2021 la società cambiò denominazione in Santegidiese 1948 SSD e nella stagione 2021/2022 ottenne risultati straordinari: vittoria del campionato di Promozione, della Coppa Mancini e di una seconda Coppa Italia di Promozione Abruzzo, chiudendo la stagione imbattuta.
Quell’annata, conclusa con un triplete e con il ritorno in Eccellenza dopo nove anni, rimase una delle più significative nella storia recente del calcio cittadino.
Il ritorno in Eccellenza, dopo nove anni di attesa, si è rivelato tutt’altro che semplice. Nella prima stagione, da neopromossa, la Sant parte con il freno tirato e solo grazie al mercato invernale e al cambio in panchina – con l’arrivo di Cichella – i giallorossi riescono a risalire fino ai play-out.
La prima sfida, ad Alba Adriatica, vede la Sant obbligata a vincere per la peggior posizione in classifica: a decidere è un goal di Manuel Manari, simbolo della rinascita stagionale. Nella finale play-out, poi, i giallorossi compiono l’impresa: al termine del secondo supplementare, quando il cronometro segna ormai l’ultimo giro di lancette, è Nunez a trovare la rete che condanna il Castelnuovo e fa esplodere di gioia i 400 tifosi santegidiesi giunti a sostenere la squadra.
La stagione successiva, 2023/2024, comincia con slancio: la Sant inanella una serie di risultati utili che alimentano l’entusiasmo. Ma da novembre in poi arriva il crollo: un periodo buio che spegne i sogni di salvezza diretta. Ai play-out contro il Pontevomano la Sant cade, salutando nuovamente l’Eccellenza.
A giugno 2024 la presidenza annuncia la decisione di non iscrivere la squadra al campionato di Promozione per la stagione 2024/2025. Ma l’11 luglio accade qualcosa di storico: una cordata di tifosi, mossa dall’amore per i colori giallorossi e dal desiderio di riportare entusiasmo in città, rileva la società. È la scintilla che segna l’inizio di un nuovo, ambizioso percorso.
La nuova Sant 2024/2025, targata dall’azionariato popolare voluto dai tifosi, nasce con entusiasmo ma anche con grandi difficoltà organizzative. L’11 luglio 2024 viene ufficializzato il passaggio di quote societarie e, con pochissimo tempo a disposizione, la priorità diventa l’iscrizione al campionato di Promozione.
La società affida la guida tecnica a Luciano Cerasi, che si rivela fondamentale anche nella costruzione della squadra: grazie ai suoi contatti, arrivano a Sant’Egidio diversi ex Giulianova protagonisti della stagione precedente, tra cui Francesco Di Paolo, Lamine Bittaye, Giuseppe Lenoci, Gennaro Maffione e Riccardo Mastrilli.
L’avvio, però, è shockante: tre sconfitte consecutive che avrebbero abbattuto il morale di chiunque. La Sant, invece, trova la forza di reagire e inanella una serie di vittorie che la riportano nelle zone alte della classifica. A gennaio 2025 la guida tecnica è affidata a Enrico Buonocore, bandiera da calciatore della Sant in Serie D vincitore di un campionato di Eccellenza ad Ischia.
La Santegidiese chiude dunque al secondo posto e si prepara ai play-off. In semifinale affronta il New Club Villa Mattoni e regala ai tifosi una partita memorabile: protagonista l’attaccante Guido Dal Cason, autore di una doppietta che spalanca le porte della finale.
Il 25 maggio 2025, nella finale play-off, la Sant si trova di fronte l’Angizia Luco. In una gara tiratissima, i giallorossi si impongono per 2-1, con le reti di Maffione e Di Paolo, conquistando così la promozione in Eccellenza. Un ritorno trionfale, arrivato dopo appena un anno di purgatorio in Promozione, che segna l’inizio di una nuova era per il club e per tutta la città di Sant’Egidio.